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Spese veterinarie: come pagarle

Come saldare i conti con il proprio veterinario: in contanti o a rate? C’è anche la possibilità di detrarre le spese nel 730: scopriamo il limite e i rimborsi

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minuti di lettura
Spese veterinarie

In Francia, nel 2022, si contavano ben 74 milioni di animali domestici e l’Italia non si discosta molto da questi numeri. Ormai è più difficile trovare una famiglia che non abbia uno o più amici pelosi di una che non ne possegga. Le spese veterinarie diventano dunque una voce del budget piuttosto rilevante in una famiglia. Del resto, gli animali domestici portano amore e gioia, scodinzolano quando torni a casa, ti fanno le feste, si lasciano coccolare e ricambiano l’affetto, standoti vicino anche nei momenti difficili.

Avere un animale domestico, come detto, comporta anche delle responsabilità. Non solo di accudimento, ma pure finanziarie. Le spese veterinarie possono essere tante, e a volte si rischia di non avere la disponibilità economica per coprirle., Oggi, però, è possibile pagare a rate il veterinario, offrendo una maggiore elasticità. Questo permette di decidere un importo mensile da versareal centro veterinario, a seconda delle tue disponibilità. Per prenderti cura del tuo migliore amico, puoi rivolgerti a Qomodo, scopri come. Il metodo è semplicissimo e facile da attivare. Il veterinario riceve immediatamente l’intera somma dovuta, mentre il cliente ha la possibilità di suddividere il pagamento in piccole quote mensili, senza interessi.  

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Come pagare le spese per il veterinario

La salute del tuo animale domestico è una priorità. Non rinviare dunque un pagamento se in quel momento hai difficoltà. Negli ultimi anni, infatti, le spese veterinarie sono aumentate, ma sono cresciute anche le opzioni di pagamento disponibili. Non devi essere per forza munito di contanti quando porti il tuo animale dal veterinario o al pronto soccorso; anzi, oggi, è molto più comune il pagamento elettronico, come vedremo di seguito. Inoltre, come abbiamo visto poc’anzi, hai la possibilità di pagare a rate, sia per piccole spese che per importi più consistenti. Vediamo ora qualche esempio per spiegare meglio. 

Una famiglia media spende 1.200 euro all’anno per il mantenimento degli animali domestici. Secondo una stima di Ufc-Que Choisir,  le spese veterinarie nel primo anno di vita di un gatto sono pari a 440 euro, mentre si arriva a 600 euro per un cane di piccola taglia. Se si tratta di un cane di razza grande, come un Labrador, le spese lievitano fino a 742 euro. Perché i prezzi sono aumentati? Semplice, le moderne tecnologie e i nuovi macchinari hanno inciso sulle fatture veterinarie. Il veterinario deve infatti coprire i costi dell’energia i, della connessione a internet e delle attrezzature, che oggi sono più potenti, precise ma anche costose rispetto a una volta. Del resto, cosa non è aumentato di prezzo, soprattutto dopo l’introduzione dell’Euro?

Sempre secondo lo studio francese, appena il 5% dei cittadini transalpini ha un’assicurazione per gli animali domestici. Nel Regno Unito questa percentuale sale al 20% , mentre in Svizzera raggiunge addirittura all’80%. In Italia, ancora una volta, abbiamo una situazione simile a quella dei nostri vicini d’Oltralpe, e questo ha delle conseguenze.  Molte persone, infatti,ritardano il consulto con un veterinario o addirittura le vaccinazioni, le sterilizzazioni o la castrazione per i costi esorbitanti. A risentirne però è la salute del cane o del gatto, e spesso i proprietari si trovano a sentirsi in colpa o addirittura a indebitarsii. In alcuni casi, c’è chi arriva ad abbandonare il proprio animale. Un altro dato preoccupante dallo studio francese indica che, nel primo trimestre del 2023, il numero di animali domestici abbandonati è aumentato del 15% a causa della crisi economica globale

C’è però un’alternativa: rateizzare i costi più elevati. Qomodo ti offre questa soluzione, permettendoti di distribuire le spese nel tempo e alleviare il peso economico. In questo modo potrai sentirti più tranquillo  sia con la tua coscienza che con il tuo portafoglio.

clienti dal veterinario

Quali sono le spese veterinarie non detraibili

Sai che è possibile anche detrarre le spese veterinarie dal tuo 730? Una bella occasione per risparmiare. Tuttavia, non  tutte le spese sono detraibili.. Puoi richiedere la detrazione per le prestazioni professionali del medico veterinario, per l’acquisto di medicinali prescritti, per  le analisi di laboratorio e per gli interventi presso le cliniche universitarie. 

Non è più necessario conservare le ricette mediche. Sullo scontrino, però, ci deve essere il codice fiscale di chi ha sostenuto la spesa, nonché la natura, la qualità e la quantità dei medicinali acquistati. Si può utilizzare anche la codifica FV (farmaco veterinario)  per registrare l’operazione sulla tua tessera sanitaria. Non è necessario specificare il luogo in cui sono stati acquistati i farmaci; l’importante è che lo scontrino contenga tutte le informazioni richieste e che i medicinali siano acquistati in strutture riconosciute e autorizzate dal Ministero della Salute.

La detraibilità delle spese è possibile anche per l’acquisto di farmaci che non abbiano l’obbligo di prescrizione medica, purché siano acquistati presso farmacie o esercizi commerciali autorizzati alla vendita a distanza dalla Regione, dalla Provincia autonoma o da altre autorità competenti. Tuttavia, in Italia, non è possibile acquistare farmaci online che richiedano esplicitamente una prescrizione medica. Infine, le spese per i mangimi speciali per animali da compagnia, anche se prescritti dai veterinari, non sono ammesse alla detrazione perché sono considerati alimenti e non farmaci.

Limite spese veterinarie

Nella tua dichiarazione dei redditi, dunque, puoi detrarre le spese veterinarie sostenute l’anno precedente.. La detrazione d’imposta è del 19%, applicabile sulla parte delle spese che supera la franchigia di 129,11€, fino a un massimo di 550€.

Per il modello 730, le spese veterinarie devono essere indicate nella sezione I del quadro E, nei righi da E8 a E10. Per il modello Redditi PF, devono essere riportate nel quadro RP, nei righi da RP8 a RP13.. In entrambi i casi, le spese veterinarie corrispondono al codice numero 29. 

La franchigia è la soglia sotto la quale le spese veterinarie non sono detraibili. Come visto, è di 129,11 euro fino a un massimo di 500 euro. Se le spese superano i 129,11 euro, ma sono sotto i 550 euro, va calcolato il 19% della quota che supera la franchigia. La detrazione, dunque, per il 2023 viene calcolata solo sull’importo che eccede i 129,11 euro. 

Rimborso spese veterinarie

Non tutte le spese per gli animali domestici sono rimborsabili. Tra le esclusioni rientrano  le operazioni chirurgiche di sterilizzazione e di castrazione, gli interventi per malattie specifiche di alcune razze, le operazioni per malattie genetiche, per filaria e leishmania, nonché le cure dentarie, la rottura del legamento crociato, gli interventi al gomito e alla spalla. 

Fai attenzione perché alcune razze non beneficiano del rimborso neanche per il parto cesareo. Se stai pensando che assicurare il tuo cane o gatto possa essere una soluzione, tieni presente che molte compagnie assicurative potrebbero non offrire polizze per animali oltre i 10 anni di età 

Non preoccuparti, però-. Puoi rivolgerti a Qomodo!

coniglio dal veterinario

Spese veterinarie: comepagarle in contanti

C’è una buona notizia: le spese veterinarie pagate in contanti sono ugualmente detraibili, ma con alcune limitazioni.. Le spese veterinarie detraibili nel 2024 riguardano l’acquisto difarmaci veterinari o per le prestazioni del medico nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale. Infatti, ricorda che, per godere della detrazione, il pagamento deve risultare tracciabile, come tramite versamenti bancari o postali, oppure usando carte di debito o credito.

Fai attenzione, dunque, a questa normativa: ormai quasitutti i medici sono obbligati a garantire la tracciabilità del compenso che ricevono per la loro attività. 

Come fare un finanziamento senza busta paga

Esistono metodi per ottenere un finanziamento senza dover presentare la busta paga. È possibile farlo presentando una garanzia personale o reale. La prima può essere una fideiussione bancaria o una garanzia di una terza persona, che sia un amico o un familiare.
Generalmente le banche o le finanziarie concedono un massimo di 10.000 euro per un prestito senza busta paga. Con Qomodo, però,  puoi ottenere unfinanziamento per spese veterinarie o altre esigenze in modo rapido e senza necessità di busta paga, anche per piccole somme. È insomma la soluzioneideale per affrontare le spese per il tuo animale domestico,che è parte della famiglia e merita attenzione e cure 

Fondamentale, poi, è la prevenzione per i nostri amici pelosi e ogni animale ha esigenze specifiche che non dovrebbero essere ignorate. Tuttavia, fortunatamente, succede di rado dato il legame affettivo che si crea tra l’animale domestico e il padrone. Un legame che porta spesso a considerare il cane o il gatto come un membro della famiglia Scopri come attivare Qomodo in modo semplice e immediato

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Conclusioni

Hai capito che le spese veterinarie, anche quelle particolarmente elevate, non sono un ostacolo. Puoi infatti ottenere un finanziamento facilmente e in pochi secondi tramite Qomodo. Inoltre, hai scoperto che puoi detrarre dalla tua dichiarazione dei redditi una parte delle spese veterinarie, il che offre la possibilità di ottenere un rimborso. Soprattutto, hai avuto la conferma che la salute del tuo animale domestico non può essere compromessa, anche se affronti difficoltà finanziarie. In molti casi, puoi richiedere un prestito senza dover presentare la busta paga, e il veterinario sarà disponibile ad aiutarti.

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